Lo stop all’iter burocratico
relativo al Piano delle aree pubbliche a posto fisso ha indotto l’assessore
allo sviluppo economico Carmelo Torre ad inviare un atto di indirizzo ai
dirigenti di palazzo dell’Aquila per invitarlo “ a definire senza ritardo le
criticità sollevate sulle planimetrie che riguardano tale pianificazione al
fine di indire urgentemente la conferenza dei servizi per l’acquisizione dei
pareri previsti dalla normativa”.
“Ritengo che non si debba attendere oltre visto che il piano è stato predisposto dagli uffici nel mese di giugno e assume una notevole valenza in quanto - sottolinea Torre – punta a regolamentare tutta una serie di categorie nelle varie piazze e luoghi di aggregazione cittadine (marina Garibaldi, piazza Roma, piazza San Papino, piazza Marconi, Santo Pietro, Ciantro, Impastato e lungomare di Ponente) al fine di offrire ai visitatori una città dall’immagine unitaria e decorosa”.
“Ritengo che non si debba attendere oltre visto che il piano è stato predisposto dagli uffici nel mese di giugno e assume una notevole valenza in quanto - sottolinea Torre – punta a regolamentare tutta una serie di categorie nelle varie piazze e luoghi di aggregazione cittadine (marina Garibaldi, piazza Roma, piazza San Papino, piazza Marconi, Santo Pietro, Ciantro, Impastato e lungomare di Ponente) al fine di offrire ai visitatori una città dall’immagine unitaria e decorosa”.
L’esponente della giunta
Formica evidenzia che il Piano -che apre anche al food, pure nella riviera di Ponente
- prevede complessivamente una cinquantina di postazioni, in pratica il doppio
rispetto alle attuali e si caratterizzerà anche per la collocazione di
strutture aventi le stesse caratteristiche (in ghisa e in legno).
«L’obiettivo è porre fine a fenomeni di
abusivismo e dare occasione ai giovani che vogliono iniziare questa attività
imprenditoriale di farlo nel rispetto di regole univoche ¬ conclude -. In tal
senso i posti che sono stati previsti in aumento saranno messi a bando, mentre
chi già opera nei siti assegnati continuerà a farlo regolarmente. Questo Piano
era un mio preciso impegno visto che negli ultimi 20 anni la programmazione è
stata carente».
Una volta predisposto il
Piano dovrà adesso ricevere i pareri del comando polizia locale, del dirigente
del settore Territorio ed Ambiente, dell’ex Provincia di Messina e dell’Asp, ma
le perplessità sollevate sulle planimetria ha di fatto bloccato ogni cosa
rischiando di allungare i tempi visto che dopo la conferenza di servizi,
occorrerà procedere alla deliberazione di giunta da inviare poi al consiglio
comunale per il voto definitivo.
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