Si è
conclusa la due giorni della Cgil e Flai sul ruolo delle donne per i
diritti e l'emancipazione con il
convegno “Pane e gelsomini” che ha registrato notevole interesse e tante
adesioni. Ai lavori, svoltisi a palazzo D’Amico e coordinati dalla giornalista Tindara
Caccetta sono intervenuti le principali
istituzioni locali e provinciali. Il contributo iniziale è stato quello di Giovanni
Mastroeni segretario generale Cgil Messina
che ha ricordato la battaglia delle gelsominaie di Milazzo, sotto la guida
della Cgil locale dal 1946 agli anni ’70. Una lotta che – ha sottolineato il
sindacalista - ha migliorato le condizioni salariali e di lavoro di queste
lavoratrici. Tale storica vertenza ha esaltato il ruolo delle donne sempre
fondamentale per la crescita e lo sviluppo”.
Successivamente
il sindaco Giovanni Formica ha ribadito come la città ricordi “con orgoglio
questa battaglia di avanzamento delle condizioni di vita delle lavoratrici dei gelsomini”.
Il
prefetto di Messina, Maria Carmela Librizzi ha ricordato come la crescita del
ruolo centrale delle donne nella società debba prevedere una ulteriore crescita
al di là di quanto previsto nelle norme contrattuali. Toccante poi l'intervento
di Eliana Giorli La Rosa, oggi consigliera comunale a Monforte e in quegli anni
in prima linea a difendere i diritti delle lavoratrici come sindacalista
partigiana. Ulteriori spunti di riflessione sono giunti dai contributi della segretaria
regionale Flai -Cgil Pina Isgrò, dal segretario generale Cgil Sicilia Michele
Pagliaro, dal direttore provinciale Inps Marcello Mastroieni , dal dirigente
del Centro per l'impiego Santi Trovato e
dal prof. Antonino Caccetta.
Le
conclusioni sono state tenute dalla vice segretaria nazionale Cgil Gianna
Fracassi che ha sottolineato come questa vicenda delle gelsominaie di Milazzo
sia poco conosciuta e per questo la Cgil cercherà di farsi carico per
rappresentarla come momento simbolo della lotta delle lavoratrici per il
riconoscimento dei loro diritti. “Questa vertenza sindacale delle gelsominaie milazzesi - ha concluso -rappresenta una
vera testimonianza di quali sono le vere
radici storiche della Cgil in Itallia”.
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