Riprendono giovedì 1 agosto
alle 19,30 i lavori del consiglio comunale con una seduta straordinaria
richiesta da diversi consiglieri per affrontare le problematiche inerenti il
porto ed il piano regolatore portuale. Un confronto finalizzato a riaccendere i
riflettori su una questione che salta fuori periodicamente su iniziativa delle
forze politiche ma poi finisce in stand by.
“Sugli organi di stampa leggiamo di iniziative che l’Autorità porta avanti per Messina così come la definizione dello strumento urbanistico portuale – afferma il presidente Gianfranco Nastasi -. Per Milazzo invece a parte le solite opere previste tutto è bloccato nonostante tutti sono consapevoli dell’importanza del porto per la nostra economia. Ecco perché è giusto conoscere cosa nel concreto si sta facendo e capire soprattutto per il piano regolatore portuale a che punto è l’iter e quali sono i problemi”.
“Sugli organi di stampa leggiamo di iniziative che l’Autorità porta avanti per Messina così come la definizione dello strumento urbanistico portuale – afferma il presidente Gianfranco Nastasi -. Per Milazzo invece a parte le solite opere previste tutto è bloccato nonostante tutti sono consapevoli dell’importanza del porto per la nostra economia. Ecco perché è giusto conoscere cosa nel concreto si sta facendo e capire soprattutto per il piano regolatore portuale a che punto è l’iter e quali sono i problemi”.
Nella seduta di lunedì,
dedicata alla piscina comunale invece pochi sono stati gli elementi venuti
fuori al termine del dibattito. L’Aula ha manifestato rammarico per l’assenza dei funzionari di cui era stata chiesta la presenza in aula.
Il consigliere Francesco Alesci, nella qualità di primo firmatario della richiesta
di convocazione del consiglio, ha messo in evidenza l’importanza del problema e
la necessità di conoscere gli effettivi motivi che avevano indotto il dirigente
di settore a sospendere la gestione della piscina ai conduttori. Ha quindi rappresentato
anche la necessità di mantenere il servizio per l’utenza, che da sempre trova
nella piscina comunale un luogo di frequentazione da parte di chi ha problemi
fisici, da parte degli studenti e delle società sportive. Altri contributi sono
giunti dai consiglieri Alessandro Oliva e Rosario Piraino. Quindi l’intervento del
sindaco Formica dal quale sono emersi alcuni dettagli sulla vicenda. “Fermo restando
il diritto dei consiglieri a fare accesso agli atti – ha detto il sindaco –
ritengo che sarebbe stato opportuno discuterne in aula ma non in pubblica
seduta”. Nel rappresentare l’esigenza di avere la piscina funzionante, Formica
ha parlato della risoluzione del rapporto con il concessionario per gravi violazioni
al contratto a suo tempo stipulato, facendo presente che a questa conclusione
si è pervenuti dopo avere interloquito con il gestore, di seguito ad una fase
di verifica delle condizioni dell’impianto, dopo l’acquisizione della polizza fideiussoria
e quindi alla chiusura, per rientrare così nella piena disponibilità del bene,
lasciando agli uffici il compito di trovare una soluzione per pervenire alla
riapertura dell’impianto di via Valverde, ma dopo avere effettuate le
necessarie ricognizioni per verificare le condizioni della piscina.
Alla luce dell’intervento del
primo cittadino, il consigliere Alesci ha chiesto alla presidenza di tenere il
consiglio aperto, e, facendo riferimento alla manifestata necessità di limitare
ogni ulteriore discussione nel ristretto ambito consiliare, probabilmente per
riferimenti in dettaglio di aspetti tecnici, il consigliere ha sollecitato la
ripresa dei lavori quando il sindaco lo riterrà opportuno, a porte chiuse e
senza collegamento in streaming. Questo per potere sviscerare la complessa ed importante
vicenda che ha portato alla chiusura della piscina, all’interno della sede istituzionale,
che è il consiglio comunale. Quindi, ci sarà una seduta a porte chiuse per
venire a capo delle inadempienze riscontrate nella gestione della piscina che
hanno portato alla risoluzione del rapporto contrattuale ed alla sua chiusura.
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