La Riserva marina
di Capo Milazzo diventa ufficialmente realtà. Sulla Gazzetta ufficiale di mercoledì
6 marzo è stato pubblicato il regolamento di disciplina dell'area marina
protetta “Capo Milazzo”. Il provvedimento entrerà in vigore giorno 21
marzo. Nel decreto oltre a ripercorrere
le tappe che dal 2014 ad oggi hanno portato alla istituzione del vincolo, si
inserisce la zonazione. “L'area marina protetta è suddivisa in zone che, tenuto
conto delle caratteristiche ambientali e della situazione
socio-economica presenti, sono sottoposte a diverso regime di tutela
ambientale.
La zona A che si estende da “Palombaro” a “Punta
Messinese” e prevede esclusivamente attività di ricerche scientifiche e visite
subacquee guidate (pesca non consentita); la zona B, che comprende la Secca di
Ponente e quella di Levante, che privilegia i pescatori professionisti,
escludendo quella degli sportivi, una zona Bs, in prossimità della zona di
“gamba di donna”, che prevede dei vincoli; la zona C, dalla Torre del Palombaro
a Pugno Ragno, accessibile a tutti. Il Ministero nelle scorse settimane ha
proceduto anche al trasferimento delle prime somme al Comune previste per l’avvio delle attività relative all’Area
marina. Adesso occorrerà formalizzare la costituzione del Consorzio di gestione
anche per poter utilizzare le risorse finanziarie trasferite al Comune con destinazione
ovviamente vincolata. Come dire, non potranno essere spese per null’altro. Il Consorzio avrà una durata di 10 anni e,
nello specifico, svolgerà le funzioni necessarie al perseguimento delle
finalità dell’Area marina protetta nell’ottica della tutela e valorizzazione
dell’habitat marino. Il fondo consortile sarà costituito dalle quote versate
dal Comune (50%), dall’Università e da una associazione ambientalista (ciascuno
il 25%). Il Consorzio sarà amministrato da un comitato di gestione composto da
un presidente e da ulteriori 4 membri: il sindaco di Milazzo nominerà il
presidente e due componenti, mentre designeranno un componente ciascuno il
rettore dell’Università di Messina e il presidente dell’associazione coinvolta.
L’istituzione del Consorzio avverrà con deliberazione approvata dal Consiglio
comunale. Il Consorzio dovrà attivare tutte le procedure per l’installazione
dei segnalamenti marittimi e quanto necessario per delimitare le aree così come
previsto dalla zonazione. Nel decreto viene istituita pure la “Commissione di
riserva” che affiancherà il gestore formulando proposte e suggerimenti per
quanto attiene al funzionamento dell’Area marina protetta e potrà anche
esprimere dei pareri. La sorveglianza nell’Area marina sarà effettuata dalla Capitaneria
di porto e dal Corpo forestale della Regione. Per il funzionamento della
Riserva sarà assegnato ogni anno al Consorzio delle somme in dotazione al
ministero dell’Ambiente.
“La fase
burocratica ministeriale è stata completata – ha affermato il sindaco Giovanni
Formica – e ora definiremo in maniera rapida la costituzione del Consorzio per
poter iniziare la gestione. Un ringraziamento doveroso a tutti coloro che in
questi anni si sono impegnati per ottenere questo risultato. L’Amp è
sicuramente una grande occasione non solo per preservare l’habitat marino e
costiero, ma anche la svolta che consente di invertire il modello di sviluppo
dell’intero comprensorio di Milazzo verso una soluzione ecocompatibile ed
ecosostenibile. Una conquista importante per il territorio che si arricchisce
di un sistema di tutela del mare che produrrà gradualmente un notevole indotto
sulle politiche occupazionali legate al turismo di settore”.
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