Con riferimento alla pronuncia del Tar di
Catania che ha accolto il ricorso presentato dalla Loveral contro l’ordinanza
sindacale di affidamento del servizio di igiene ambientale alla ditta Super
Eco, il sindaco Giovanni Formica ha rilasciato la seguente dichiarazione.
“Il solito giornale di parte, il cui direttore mischia la propria funzione politica con quella di cronista, con riferimento alla sentenza del TAR che ha accolto il ricorso proposto da LOVERAL avverso l'ordinanza con cui ho affidato sino al 31.12.2018 il servizio di igiene urbana a SUPERECO, classificatasi prima in sede di gara, con un costo più basso per i cittadini, offre – e mi sarei stupito del contrario – una ricostruzione maliziosa, tanto della questione amministrativa, quanto della qualità del servizio.
“Il solito giornale di parte, il cui direttore mischia la propria funzione politica con quella di cronista, con riferimento alla sentenza del TAR che ha accolto il ricorso proposto da LOVERAL avverso l'ordinanza con cui ho affidato sino al 31.12.2018 il servizio di igiene urbana a SUPERECO, classificatasi prima in sede di gara, con un costo più basso per i cittadini, offre – e mi sarei stupito del contrario – una ricostruzione maliziosa, tanto della questione amministrativa, quanto della qualità del servizio.
Partiamo dalla prima. La testata omette
di riferire alla cittadinanza che il comune di Milazzo, come gli altri di
Sicilia che si trovano nella medesima situazione, non ha alternativa
all'utilizzo delle ordinanze per la gestione di questo servizio. Ciò in quanto
la legge regionale non assegna agli enti locali la competenza in materia di
igiene urbana, se non limitatamente alla celebrazione della gara per
l'aggiudicazione del servizio in base al piano ARO. Cosa che la mia
amministrazione ha fatto, per la durata di sette anni, dopo avere dovuto
correggere il piano predisposto dalla precedente amministrazione; tant'è che le
ammissioni risultano già effettuate e si attende, la prossima settimana,
l'avvio della fase conclusiva con la valutazione dei progetti presentati dai
partecipanti.
Se proprio non si voleva sentire il
Sindaco, prima di scrivere l'articolo, si sarebbe potuto sentire un consigliere
comunale, magari proprio quello che fa il direttore del giornale e che era
assessore quando il comune di Milazzo emetteva ordinanze sindacali prorogando
il servizio senza celebrare neppure una manifestazione di interesse, come
invece fa da tre anni a questa parte. Che quel modo di fare fosse rispettoso
dei principi di buona amministrazione, bisognerà spiegarlo al Tribunale di
Barcellona che ha avviato un processo penale. Comunque, l'occasione è buona per
raccontare che io avevo già scritto molti mesi addietro all'Autorità Nazionale
Anticorruzione, proprio per segnalare la situazione anomala della nostra
legislazione regionale che costringe i Sindaci ad utilizzare lo strumento
dell'ordinanza e non quello dell'appalto.
Aggiungo che le valutazioni effettuate
dall'ufficio igiene e partecipate a me, hanno considerato che al tempo delle
contestazioni (anche questa una novità introdotta dalla mia amministrazione
considerato che in anni precedenti, nonostante le gravi irregolarità nel
servizio nessuno contestava nulla), la SUPERECO era in associazione di imprese
e che il valore delle sanzioni applicate era stato inferiore all'1% di quello
dell'affidamento. Va, peraltro, aggiunto che anche nei confronti di LOVERAL
pendono contestazioni per irregolarità nello svolgimento del servizio che
ancora non si sono chiuse con l'irrogazione delle relative sanzioni ovvero con
l'archiviazione. In ogni caso, come sempre, ci inchiniamo alle decisioni dei
Tribunali e nei prossimi giorni, esaminata la sentenza, agiremo come disposto
dai giudici.
Quanto al secondo aspetto, non c'è
dubbio che la città possa e debba essere sempre più pulita e siamo certi che
questo accadrà non appena avremo aggiudicato la gara in corso di svolgimento e
sarà quindi possibile programmare gli interventi nel lungo periodo; tuttavia
già adesso la condizione igienica di Milazzo è più che accettabile. Basta fare
una passeggiata nel nostro territorio e poi spostarsi nell'arco di 30
chilometri per rendersene conto. Evidentemente, però, in giro ci sono
giornalisti disfattisti per i quali i caselli autostradali rappresentano le
colonne d'Ercole”.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaGrande Sindaco. Bravo, continui così.
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