La cerimonia di consegna della
bandiera di combattimento della fregata Rizzo a Trieste, la giornata della Marina
Militare dell’11 giugno ad Ancona.
Due decisioni quelle assunte dai vertici della
Marina Militare che il sindaco Giovanni Formica non ha per nulla gradito, in
quanto sin dal gennaio del 2016 aveva chiesto ufficialmente al Capo di Stato
Maggiore della Marina, Ammiraglio De Giorgi di poter ospitare nel porto di
Milazzo tale cerimonia, tenuto conto che la città del Capo è stata quella che
ha dato i natali all’Eroe ed è quella dove vive anche la figlia di Rizzo, la
contessa Maria Guglielmina Bonaccorsi Rizzo. A quella lettera ufficiale non vi
fu alcun riscontro da parte della Marina e lo scorso novembre sempre Formica ha
inviato una seconda istanza al contrammiraglio Di Capua il quale dopo qualche
giorno rispose che non era stata ancora definita la scelta della sede per la
cerimonia.
Qualche giorno fa la notizia,
apparsa su alcuni organi di stampa della decisione di tenere la cerimonia a
Triste, individuando altresì Ancona quale porto per la celebrazione della
Giornata della Marina.
Nessuna comunicazione però da
parte della Marina Militare al Comune di Milazzo.
Da qui la decisione del sindaco
di inviare una nuova lettera – la terza dopo quelle del gennaio 2016 e del novembre
del 2017 - per rinnovare la richiesta che sia la città di Milazzo ad ospitare
la cerimonia di consegna della Bandiera di combattimento all’unità navale Fremm
“Luigi Rizzo”.
Nel ricordare le precedente note
ufficiali, il sindaco auspica che il Capo di Stato Maggiore della Marina,
Ammiraglio Valter Girardelli, “vorrà tenere in debita considerazione le
reiterate proposte della città di Milazzo per i sentimenti di patriottica
ammirazione verso il concittadino Luigi Rizzo e la Marina Militare, in virtù
del fatto che in passato la stessa Marina ha riservato attenzione nei confronti
della figlia Maria Guglielmina, già madrina della prima fregata Rizzo, nel 1962
nel porto di Milazzo e nel dicembre 2015 nei cantieri di Riva Trigoso”. Preannunciando
che la stessa contessa, “laddove si optasse per altra sede, vedrebbe incerta,
con suo grande rammarico, la propria partecipazione alla cerimonia per ragioni
di opportunità legate al voler salvaguardare il proprio stato di salute,
creando, sicuramente, rincrescimento alla Marina Militare per l’insostituibile
presenza”.
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