Una seduta di routine per
trattare la modifica dell’art. 5 del regolamento per l’attuazione dell’imposta
di soggiorno ha riservato una grossa sorpresa offerta da un intervento del
presidente del Consiglio comunale, Gianfranco Nastasi che ha dato notizia che
la sospensione dei lavori di realizzazione della banchina XX Luglio è stata
determinata non da problemi tecnici, bensì dalla fine delle risorse economiche.
“Il riempimento del bacino portuale in via Acquaviole – ha detto Nastasi – resterà bloccato perché sono finiti i soldi a causa di calcoli sbagliati. Chissà quindi per quanto tempo resterà questa situazione”. Nastasi ha poi invitato il consiglio comunale a prendere una forte iniziativa in difesa dell’autonomia di Milazzo ribadendo la contrarietà all’accorpamento a Gioia Tauro.
“Il riempimento del bacino portuale in via Acquaviole – ha detto Nastasi – resterà bloccato perché sono finiti i soldi a causa di calcoli sbagliati. Chissà quindi per quanto tempo resterà questa situazione”. Nastasi ha poi invitato il consiglio comunale a prendere una forte iniziativa in difesa dell’autonomia di Milazzo ribadendo la contrarietà all’accorpamento a Gioia Tauro.
Sulla questione porto
intervento anche del consigliere Alessio Andaloro che è tornato sui lavori di recinzione.
“Ogni volta che solleviamo la questione – ha detto l’esponente di Forza Italia –
la risposta è che ci sono ragioni di sicurezza. Ma, in estate, quando ci sarà l’assalto
ai traghetti per raggiungere le isole Eolie, con almeno 2000 persone al giorno che si imbarcano per le
escursioni giornalieri, come avverranno i controlli? Ribadisco dunque che si tratta
di una opera inutile che in passato abbiamo contrastato. Oggi invece silenzio
assoluto anche da parte del Consiglio Comunale. Sicuramente ci accorgeremo di
questa ulteriore mortificazione per Milazzo a conclusione dei lavori”.
Il consigliere ha poi chiesto al presidente del Consiglio comunale di convocare una seduta straordinaria alla presenza del presidente De Simone (“e non di un suo delegato”) affinché riferisca degli interventi che negli ultimi 5 anni sono stati eseguiti a Milazzo ed in particolare quali finanziamenti in questo arco di tempo sono stati messi a disposizione della progettualità portuale milazzese. “Non ci interessa sapere le risorse stanziate durante i mandati delle precedenti gestioni (Lo Bosco, Garofalo) – ha concluso Andaloro – ma dell’ultimo quinquennio e soprattutto che investimenti si faranno col “tesoretto” di 47 milioni che l’Autorità portuale si appresta ad investire su Messina”.
Il consigliere ha poi chiesto al presidente del Consiglio comunale di convocare una seduta straordinaria alla presenza del presidente De Simone (“e non di un suo delegato”) affinché riferisca degli interventi che negli ultimi 5 anni sono stati eseguiti a Milazzo ed in particolare quali finanziamenti in questo arco di tempo sono stati messi a disposizione della progettualità portuale milazzese. “Non ci interessa sapere le risorse stanziate durante i mandati delle precedenti gestioni (Lo Bosco, Garofalo) – ha concluso Andaloro – ma dell’ultimo quinquennio e soprattutto che investimenti si faranno col “tesoretto” di 47 milioni che l’Autorità portuale si appresta ad investire su Messina”.
Considerazioni condivise
anche dai consiglieri Mario Sindoni e Antonio Foti che hanno ribadito la richiesta
di un consiglio straordinario in quanto “non esiste una programmazione per il
porto mamertino”,
In precedenza, sempre in tema
di “interventi preliminari”, Giuseppe Midili ha sollecitato un intervento del
sindaco per affrontare il problema degli addetti al servizio di igiene
ambientale che da tempo sono in attesa di spettanze arretrate, mentre Simone Magistri
prendendo spunto dalla recente vicenda che ha interessato un’infermiera che ha
accusato malore perché stressata dai turni di lavoro ha invitato l’Aula a
dibattere sulla questione sanità in quanto “queste criticità confermano il palese
fallimento dell’attuale modello di organizzazione della rete ospedaliera che,
con tanti doppioni, comporta sprechi ed inefficienze”.
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