Il
Tar di Catania ha rigettato la richiesta di sospensiva presentata
dall’architetto Maria Grazia Marullo – che aveva partecipato al bando di
selezione - avverso l’assunzione da parte del Comune del dirigenti comunali
dell’ufficio tecnico e lavori pubblici Raffaele Cucinotta.
Col ricorso l’arch. Marullo – rappresentata
dall’avv. Ferdinando Croce – chiedeva l’annullamento di tutti gli atti dirigenziali
e di giunta legati all’iter dell’assunzione. Il Collegio (presidente Brugaletta)
nell'ordinanza ha sancito l’assenza del cosiddetto “fumus boni iuris” – alla
luce delle argomentazioni prodotte dal Comune – difeso dall’avv. Marcello
Scurria – in merito alla mancanza del requisito della idoneità ad un concorso
dirigenziale da parte della ricorrente.
Nel
giudizio era stato chiamato in causa il Ministero degli Interni che la scorsa
estate ha autorizzato l’amministrazione comunale ad assumere a tempo
indeterminato due dirigenti (ufficio tecnico e ragioniere generale) e tre
operai per superare l’impasse amministrativa che condizionava l’attività
dell’ente in alcuni settori ritenuti strategici.
L’individuazione
dei due dirigenti è stata fatta attraverso la presentazione di titoli idonei da
parte di coloro che risultavano già inseriti nelle graduatorie di concorsi per
dirigenti banditi da altri enti pubblici, titoli esaminati da una commissione
esterna.
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