Seduta
straordinaria di consiglio comunale lunedì 12 settembre alle 20 con all’ordine del giorno due punti.
Il primo riguarda la consegna di un attestato di benemerenza al milazzese Daniele
Sottile che con la nazionale di pallavolo ha conquistato la medaglia d’argento
alle Olimpiadi di Rio 2016.
L’altro
argomento è il Piano regolare del porto sollecitato da una richiesta firmata
dal presidente Gianfranco Nastasi e da altri 24 consiglieri comunali. Nel
documento si richiama la riforma “Delrio” per la riorganizzazione e semplificazione
della disciplina concernente le Autorità Portuali che ha accorpato i porti di
Milazzo e Messina a quello di Gioia Tauro. Le nuove norme entreranno in vigore
il 15 settembre 2016, a meno che, come previsto dalla stessa legge, la Regione
non chieda una proroga di 3 anni.
“Pertanto
– scrivono i consiglieri - tramontate le speranze dell’istituzione della 16° Autorità
Portuale (Messina -Milazzo), il futuro del nostro porto è segnato. Sarà con
Gioia Tauro. A Messina da tempo si sono attivati per ottenere la proroga di tre
anni, sufficienti, burocrazia permettendo, a realizzare gli interventi
concordati con De Simone in questi ultimi anni. Vale a dire la ristrutturazione
dei fabbricati della Fiera di Messina, la bonifica della zona falcata, il nuovo
porto di Tremestieri.
Interventi
che quasi svuoteranno le ricche casse dell’Autorità Portuale di Messina –
Milazzo, che vanta un avanzo di circa 60 milioni di euro, prima di consegnarle
a Gioia Tauro. E il porto di Milazzo, che con i quasi 9 milioni annui di
introiti generati ha contribuito al consistente avanzo di bilancio? In tre anni
probabilmente non si riuscirà ad ottenere niente, a meno che non si mobilitino
i tanti politici referenti dell’amministrazione in carica. E dopo? Passati i
tre anni si finirà tra le braccia di Gioia Tauro, un porto in grossa crisi
strutturale”.
In buona sostanza le forze politiche invocano chiarezza e soprattutto sono decise ad evitare di dover ancora una volta subire scelte adottate da altri.
In buona sostanza le forze politiche invocano chiarezza e soprattutto sono decise ad evitare di dover ancora una volta subire scelte adottate da altri.
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