Rimanda al mittente le
polemiche l’assessore allo Sviluppo economico Carmelo Torre chiamato in causa
questa mattina dai commercianti che lo hanno paragonato ad un “fantasma” per
l’assenza di iniziative. A suo avviso le accuse di Russo sono “strumentali”.
“Uscire sui giornali, come
periodicamente fa qualche commerciante, non significa essere più operativo di
altri», afferma l’esponente della giunta Formica – che evidenzia il lavoro che
si sta portando avanti magari in silenzio, senza clamori. “Stiamo lavorando sui
Regolamenti che non è cosa da poco visto che sino ad ora hanno inciso sulle
tasche di chi, soprattutto giovani, ha cercato di avviare una attività e si
sono trovati di fronte ad enormi cifre da pagare per il cambio di destinazione
d’uso dei locali ai fini commerciali o artigianali o per la concessione di
suolo pubblico. Appena questi regolamenti saranno approvati porteranno benefici
concreti per tutta la categoria. E’ noto che il Comune da tempo non ha risorse
per contributi o altro.
Quanto alle riunioni, le ho convocate ma non hanno
portato a nulla visto che gli stessi commercianti sono spaccati tra loro. Prima
si mettano d’accordo, portino proposte e poi discutiamo su cose concrete. Qui
ci si lamenta dell’immobilismo del Comune ma poi nessuno fa una proposta. Sanno
solo attaccare e litigare tra loro».
L’assessore poi ha comunicato
che è stato già pubblicato il bando per la scelta dell’associazione che gestirà
il consueto mercatino di Natale in via Medici, che è pronto il nuovo bando per
assegnare la gestione dei parcheggi a pagamento e che si sta lavorando ad un
“innovativo” Piano delle Spiagge che porterà Milazzo allo stesso livello di
località balneari più note.
“ Ma cosa rivoluzionaria –
conclude Torre – sarà l’intervento sul Piano Commerciale che è stato approvato
negli anni scorsi nel silenzio dei commercianti nonostante fosse penalizzante. Saranno
tolti i vincoli dalle aree industriali abbandonate esistenti nel centro di
Milazzo. Se vogliamo che i privati investano dobbiamo rendere le arre
appetibili dal punto di vista imprenditoriale. Nessuno investirà un solo euro
sul recupero dei Molini Lo Presti o sulla ex Galileo con l’attuale status”.
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