Domani
– martedì 10 maggio – si rinnova nel pomeriggio il tradizionale rito della
“Berrettella”. Quest’anno l’evento coincide con una buona notizia proveniente
dalla Soprintendenza per i Beni culturali di Messina che ha comunicato al sindaco
Giovanni Formica e all’assessore ai Beni Culturali Salvo Presti che la
richiesta da loro inoltrata circa l’iscrizione della “Festa della Berrettella
di San Francesco da Paola” all’interno del R.e.i.s. regionale, Registro delle
Eredità Immateriali, ha ricevuto parere favorevole all’avvio del procedimento
da parte del Soprintendente Rocco Scimone e della dirigente Anna Maria
Piccione. La pratica passerà adesso al vaglio dell’Assessorato regionale ai
Beni Culturali e Identità siciliana che avrà il compito di concludere l’iter.
“E’
un buon primo risultato – afferma l’Assessore Presti – che dona giusto
riconoscimento alla filiale devozione che Milazzo dimostra per San Francesco da
Paola e per la Festa della Berrettella. Tutti i milazzesi sono orgogliosi di
questa magnifica figura che ha toccato la nostra città. E il sentimento di
partecipazione, il pregio storico, artistico e culturale, in particolare della
preziosa reliquia, mi ha spinto a tentare questa strada dell’iscrizione al Reis
come forma di salvaguardia della tradizione milazzese, specialmente per le prossime
generazioni”. Il Registro delle Eredità Immateriali di Sicilia è conseguenza di
quanto stabilito dalla Convenzione UNESCO del 17 ottobre 2003 "Convenzione
per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale".
L’obiettivo
del Reis è quello "... di identificare, classificare, salvaguardare e
promuovere le Eredità Immateriali della Sicilia, ossia la sua eredità culturale
che si trasmette oralmente di generazione in generazione e che in quanto tale è
particolarmente effimera e soggetta a un forte rischio di estinzione".
“Sono fiducioso del lavoro che la Commissione svolgerà a Palermo. Il Libro
delle Celebrazioni, destinazione naturale di inquadramento della Berrettella, è
la sezione del Reis in cui si iscrivono i riti, le feste e le manifestazioni popolari
religiose e pagane, legate ai cicli lavorativi, all’intrattenimento e ad altri
momenti significativi della vita sociale di una comunità che affondano le loro
origini nel passato e che ancora oggi sono sentite come essenziali momenti di
espressione della collettività. Voglio ringraziare Padre Mario Savarese, il
dott. Salvatore Italiano, l’arch. Francesco Salamone e il dott. Pierpaolo
Ruello per aver collaborato con l’Assessorato e il Sindaco nella preparazione
della documentazione necessaria a far partire l’iter”.
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