Il sindaco Giovanni Formica, accompagnato dalla
segretaria generale Maria Evelina Riva, ha relazionato questa mattina a Palermo
alla Corte dei Conti sulla stato finanziario del Comune di Milazzo. L’audizione
è stata effettuata col magistrato Francesco Antonino Cancilla. Formica ha
rappresentato la complessa situazione contabile/amministrativa determinatasi
dopo la revoca del dissesto, le cui vicende con l’epilogo dello scorso luglio
erano ben note dall’organo di controllo regionale.
“E’ stato evidenziato che a seguito della pronuncia
del Tar, il Comune di Milazzo si è ritrovato - unico caso in Italia – senza
alcuno strumento finanziario, e dunque con la necessità di dover ricostruire
almeno tre anni di bilanci per poi passare all’adozione del nuovo sistema di
contabilità entrato in vigore dall’inizio di quest’anno. In ossequio alla
normativa – ha detto il sindaco rientrando da Palermo – abbiamo iniziato il riaccertamento
dei residui passivi ed attivi, adempimento che doveva essere fatto all’inizio
del 2015, in sede di redazione del Conto Consuntivo 2014. Attività non facile soprattutto per la
mancanza di un Ragioniere generale”.
Nell’illustrare l’attività svolta in questi mesi, col
coinvolgimento di tutti gli uffici del Comune, ciascuno competente per il
proprio settore, al fine di avere una ricognizione reale e veritiera dello
stato economico, il primo cittadino ha riferito che dai dati sin qui acquisiti
– le operazioni di verifica sono ormai prossime ad essere completate – è emerso
che l’ammontare dei residui passivi (debiti) cancellati “è abnorme”. Al
magistrato contabile è stato assicurato che a stretto giro il Consiglio comunale
approverà il Conto consuntivo 2013 e nel frattempo si andrà a definire anche il
bilancio di previsione 2014. Formica si è anche soffermato sull’ispezione
disposta dal Ministero delle Finanze.
Il magistrato della Corte dei Conti, nel prendere atto
della situazione ha ribadito la necessità che con chiarezza sia determinato al
più presto il quadro della reale situazione debitoria dell’Ente (conoscendo
ovviamente anche i crediti) e dei debiti fuori bilancio che non possono essere
indefinibili.
“E’ stata una audizione importante – ha detto ancora il
sindaco rientrando da Palermo – in quanto ci ha permesso di rappresentare il
quadro esatto della situazione relativa al Comune di Milazzo, situazione, che
come sottolineato dallo stesso dottor Cancilla, non ha eguali in tutta la
Sicilia e si caratterizza proprio per una vera e propria “emergenza
istituzionale”. Ad aggravare lo stato di cose poi i problemi di organico nel
settore della Ragioneria che hanno visto per diversi anni avvicendarsi diverse
figure. Non poteva risolversi il problema della riorganizzazione contabile con
presenze temporanee come è accaduto, né è possibile una gestione della
contabilità approssimativa e disordinata come quella che abbiamo ereditato. Per
tale ragione abbiamo manifestato la volontà di chiedere una proroga dei termini
per riscontrare tutte le richieste notificateci dalla Corte dei Conti, impegnandoci
a riportare la normalità in tempi brevi anche per poter cominciare a gestire le
esigenze della comunità che in questi mesi è stata ingiustamente, ma non per
nostra responsabilità, privata di molti servizi, costringendomi a garantire i
servizi indispensabili ed essenziali, primo tra tutti la raccolta rifiuti, con
ordinanze sindacali contingibili ed urgenti”.
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