Questa
mattina a Roma una delegazione di amministratori del comprensorio tirrenico ha
incontrato al Dicastero dell’Ambiente, il Ministro dell’Ambiente Gian Luca
Galletti. Oggetto della riunione la realizzazione del termovalorizzatore con l’utilizzo
del CSS alla centrale termoelettrica Edipower. Erano presenti il sindaco di
Milazzo, Giovanni Formica, il sindaco di Santa Lucia del Mela, Antonino Campo
accompagnato dall’assessore Rosario Torre, l’assessore all’Ambiente del Comune
di San Pier Niceto, Rocco Maimone e il consigliere comunale di Barcellona,
David Bongiovanni.
I
rappresentanti degli enti locali hanno ribadito la loro contrarietà a tale
impianto evidenziando il dissenso che si registra tra la popolazione e
l’imminente referendum di domenica che interesserà due Comuni. Hanno altresì
spiegato il rischio che la consultazione possa trasformarsi in un boomerang nel
caso di una forte astensione, rischiando di condizionare l’unità dei 17 Comuni
del territorio che invece attraverso atti formali - delibere consiliari e di
Giunta – hanno ribadito l’assoluta contrarietà alla termovalorizzazione a San
Filippo del Mela.
Il Ministro Galletti ha evidenziato che nessuna decisione è stata assunta dal Ministero in merito alla localizzazione di questi impianti. “Il governo sulla base di determinati parametri che sono venuti fuori nella gestione dei rifiuti e in particolare della raccolta differenziata, ha deciso la realizzazione di due termovalorizzatori in Sicilia, ma non si è pronunciato sulla localizzazione visto che tale scelta spetta alla Regione Siciliana. Il rappresentante del governo Renzi si è soffermato sulle bonifiche e sui ritardi accumulati sempre dalla nostra regione che ha impedito di dar corso a quei progetti di risanamento per i quali c’erano – e sono stati riprogrammati – dei fondi.
A
conclusione della riunione, gli amministratori di Milazzo e del comprensorio
hanno diramato una nota. “Abbiamo deciso di incontrare il Ministro proprio per
avere chiarezza – si legge – e dopo tante discussioni sull'inceneritore di A2A
e dopo le voci secondo le quali tutto era stato già deciso, siamo voluti andare
alla fonte. Il ministro Galletti ci ha confermato che la conferenza Stato
regioni non ha ancora stabilito nulla in merito e che si riunirà il prossimo 4
febbraio. Nelle precedenti sedute il
punto sugli inceneritori è stato rinviato. In ogni caso, sempre il ministro ha
inteso chiarire che l'eventuale decisione riguarderà il numero complessivo
degli impianti da realizzare e non la loro localizzazione che dipenderà dalla Regione,
alla quale sarà concesso anche di rivederne la quantità a condizione che si
soddisfi il fabbisogno stimato in termini di tonnellate/anno.
Noi, comunque – proseguono i firmatari del documento - abbiamo le idee chiare sul futuro. Basta impianti inquinanti e si cominci a programmare una vera riconversione che guardi ad una prospettiva di sviluppo costruita sull'agricoltura di qualità, sulla portualità, sul turismo e sui servizi. Siamo certi che il presidente Crocetta la pensa come noi”.
Noi, comunque – proseguono i firmatari del documento - abbiamo le idee chiare sul futuro. Basta impianti inquinanti e si cominci a programmare una vera riconversione che guardi ad una prospettiva di sviluppo costruita sull'agricoltura di qualità, sulla portualità, sul turismo e sui servizi. Siamo certi che il presidente Crocetta la pensa come noi”.
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